Muovere qualche passo tutti i giorni aiuta davvero a perdere peso è facile, divertente, poco faticoso, possono farlo tutti.
La dottoressa Adriana Carotenuto, ci aiuta capire perchè .
È noto a tutti che camminare fa bene alla mente e che è anche utilissimo per dimagrire. Meno noto è che questo tipo di esercizio fisico può aiutare il corpo, insieme ad una dieta mirata, a liberarsi proprio dai rotolini di grasso in eccesso che ci infastidiscono quando ci guardiamo allo specchio e che possono sparire con le calorie bruciate durante la camminata.
Ecco perché capire esattamente come camminare è una cosa importante.
Dottoressa Carotenuto ma qual’è il meccanismo che si attua con la camminata e che fa davvero dimagrire?
Prima di tutto il movimento che si attua con la camminata fa aumentare il ritmo cardiaco e, di conseguenza, accelera il metabolismo. In questo modo il nostro corpo è indotto a consumare più calorie e bruciare molti più grassi. La combinazione con la dieta è vincente per la perdita di peso.
Iniziare a camminare, aumentando gradatamente la velocità, dò un impulso importante al metabolismo, inoltre migliora la circolazione e, di conseguenza, riduce il gonfiore a gambe e caviglie. Inoltre grazie alla camminata, riusciamo a tonificare quasi tutti i gruppi muscolari del corpo, migliorando la capacità cardiovascolare, riducendo il diabete e il colesterolo, aumentando la capacità polmonare.
Per tutti questi buono motivi la camminata è una valida alleata per aiutare il corpo a depurarsi e migliorare l’ossigenazione dei tessuti: favorendo lo smaltimento di liquidi e tossine, si contrasta contemporaneamente il fastidioso accumulo di adipe a livello delle cosce e di conseguenza, la temuta cellulite.
Non dimentichiamo anche l’effetto benefico sulla riduzione dello stress, spesso, causa dell’aumento di peso. Lo stress influisce infatti sul ritmo sonno-veglia, sull’equilibrio ormonale e sulla dieta; fattori che portano ad un aumento di peso.
La camminata, soprattutto in zone verdi, come emerso da una recente indagine dell’Università dell’Illinois, è un valido aiuto per un effetto antidepressivo sul nostro cervello.